I migliori film di dramma di Ike Barinholtz

Ike Barinholtz

Ike Barinholtz

18/02/1977 (47 años)
Oggi presentiamo i migliori Ike Barinholtz film. Se sei un grande fan del cinema, sicuramente ne conoscerai la maggior parte, ma speriamo di scoprire un film che non hai ancora visto … e che ami! Andiamo lì con i migliori film di Ike Barinholtz.
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E poi c'è Katherine

E poi c'è Katherine
6,5/10
Katherine Newberry è una leggenda della televisione americana. Unica donna alla conduzione di un talk-show serale trentennale, ha smesso da tempo di mettersi in discussione e comanda con dispotismo uno staff di autori, tutti maschi, che non si degna nemmeno di incontrare di persona. Ma i tempi cambiano, gli ascolti calano, Katherine viene accusata di odiare le donne e minacciata di essere sostituita. Improvvisamente costretta a correre ai ripari, ordina al suo staff di rendere lo show nuovamente alla moda e divertente, e assume per caso la "quota rosa" Molly Patel, un giovane inesperta di origini indiane, cresciuta con il sogno di diventare un giorno come lei.

The Disaster Artist

The Disaster Artist
7,3/10
La strana ma vera storia dell'amicizia tra gli attori Greg Sestero e Tommy Wiseau, che insieme realizzarono The Room, un film spesso considerato come il peggiore della storia del cinema.

Girl power - La rivoluzione comincia a scuola

Girl power - La rivoluzione comincia a scuola
6,7/10
Ispirata dal passato ribelle della mamma e da una nuova amica, una timida sedicenne pubblica una fanzine anonima denunciando il sessismo nella scuola che frequenta.

The Silent Man

The Silent Man
6,4/10
Il film si ispira alla vera storia del più famoso informatore segreto della storia degli Stati Uniti: Mark Felt, vice-direttore dell'FBI, che è stato, sotto lo pseudonimo di "Gola profonda", la fonte anonima dello scandalo Watergate negli anni '70. Per oltre trent'anni, la misteriosa identità dell'informatore segreto ha suscitato un'intensa curiosità da parte dell'opinione pubblica e una serie di speculazioni, fino a quando, nel 2005, in un articolo apparso su Vanity Fair, Felt non ha ammesso di essere stato lui. Malgrado il suo nome sia ormai di dominio pubblico da un decennio, in pochi conoscono la vita professionale e privata del brillante e intransigente Felt, che rischiò, e in ultima istanza sacrificò, ogni cosa, compresa la famiglia, la carriera e persino la libertà, per rendere note le informazioni di cui era a conoscenza.

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