I migliori film di storia di Bryan Cranston

Bryan Cranston

Bryan Cranston

07/03/1956 (68 años)
Se ami il cinema, condividerai questa classifica dei i migliori Bryan Cranston film, anche se potresti averli ordinati in modo diverso. In ogni caso, speriamo che ti piaccia e, con un po di fortuna, scoprire un film che non conosci ancora su Bryan Cranston.

Salvate il soldato Ryan

Salvate il soldato Ryan
8,6/10
Il 6 giugno 1944 il cap. John Miller (Hanks) sbarca con i suoi uomini a Omaha Beach. È un massacro sotto il micidiale fuoco tedesco. Il generale George Marshall (Presnell), comandante supremo dell'armata angloamericana, apprende che la famiglia Ryan dell'Iowa ha già perduto tre figli e che un quarto fratello, James Francis Ryan (Damon), è stato paracadutato in Normandia oltre le linee nemiche. Dà ordine che sia ritrovato e rimandato a casa. L'incarico è affidato al cap. Miller che, con sei uomini e un interprete (Davies), parte alla sua ricerca.

Red Tails

Red Tails
5,9/10
1944. Infuria la II Guerra Mondiale. E i coraggiosi piloti afroamericani del Tuskegee Airmen combattono due guerre allo stesso tempo: quella nei cieli contro il nemico, e quella contro la discriminazione razziale tra i loro stessi commilitoni. Proprio per via del colore della loro pelle i piloti capitanati da Martin "Easy" Julian (Nate Parker) sono stati tenuti a terra in patria per tropppo tempo, o assegnati a missioni di scarsa importanza nonostante le loro qualità e le loro capacità. Ma le cose stanno per cambiare. In Europa le cose sono sempre più difficili, e il Pentagono si decide ad utilizzare il Tuskegee per missioni. Il Colonnello A.J. Bullard (Terrence Howard) affida ai piloti un compito cruciale e giudicato pericolosissimo: fare da scorta ai bombardieri alleati in pieno giorno, ruolo che nemmeno i piloti della RAF si sentono di affrontare.

All the Way

All the Way
7,3/10
Lyndon B. Johnson diviene il presidente degli Stati Uniti d'America nel caotico periodo che si sussegue all'assassinio di Kennedy. Johnson trascorre ben 11 mesi alla Casa Bianca seguendo l'approvazione del Civil Rights Act e preparando la campagna elettorale che gli permetterà di non essere più il "presidente sostituto".

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