I migliori film di storia di Giovanni Ludeno

Giovanni Ludeno

Giovanni Ludeno

Se ami il cinema, condividerai questa classifica dei i migliori Giovanni Ludeno film, anche se potresti averli ordinati in modo diverso. In ogni caso, speriamo che ti piaccia e, con un po di fortuna, scoprire un film che non conosci ancora su Giovanni Ludeno.

Noi credevamo

Noi credevamo
6,4/10
  • Genere: DrammaStoria
  • Prima: 12/11/2010
  • Carattere: Gaetano Errichello
1834. Attraverso alcuni episodi della vita di quattro ragazzi provenienti dal Meridione italiano, vengono ripercorsi gli eventi salienti che hanno portato all'Unità d'Italia.

Il giovane favoloso

Il giovane favoloso
6,7/10
  • Genere: DrammaStoria
  • Prima: 16/10/2014
  • Carattere: Pasquale Ignarra
Il racconto della breve vita dello scrittore e poeta Giacomo Leopardi dalla Recanati della biblioteca paterna fino alla Napoli del colera e del Vesuvio. Intorno a lui si muovono la sua famiglia, il compagno di vita Antonio Ranieri, gli intellettuali del tempo, Fanny Targioni-Tozzetti (la donna per la quale si accese di passione) e, soprattutto, la sua scrittura fortemente autobiografica. Quello che ne emerge è il ritratto di un uomo libero di pensiero, ironico, socialmente spregiudicato, ribelle e spesso emarginato dalla società ottocentesca in cui vive.

Qui rido io

Qui rido io
7,1/10
  • Genere: DrammaStoria
  • Prima: 09/09/2021
  • Carattere: Ferdinando Russo
Eduardo Scarpetta, popolare e smisurato capocomico, vive per il teatro e per mantenere i suoi figli. Numerosi e (il)legittimi si passano come un testimone Peppiniello, personaggio simbolico di "Miseria e nobiltà". Tra una sfogliatella e una scappatella, Scarpetta crea il moderno teatro napoletano e una famiglia allargata, un magnifico intreccio di energie e talento che cresce sul palcoscenico e incrementa nel talamo. In gioventù ha sposato Rosa De Filippo, di cui riconosce il figlio illegittimo, Domenico, e con cui concepisce Vincenzo e Maria, in segreto ha avuto una relazione con Anna, sorellastra di Rosa, da cui ha già avuto due figli. Ma è Luisa, nipote di Rosa, l'amore di cui ha più appetito e da cui nascono Titina, Eduardo e Peppino. Mattatore che non conosce limiti e creanza, scrive "Il figlio di Iorio" per burlarsi del D'Annunzio ("La figlia di Iorio") ma il poeta non apprezza e lo querela. Sulla scena del tribunale dovrà vedersela con giudici e detrattori. Parodia o plagio?

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