I migliori film di thriller di Gia Mantegna

Alaska, 13 giugno 1983. Una giovane prostituta di nome Cindy Paulson si precipita urlando dentro un motel di Anchorage e, a stento, riesce a spiegare al direttore che qualcuno ha cercato di ucciderla. Nel frattempo il sergente Jack Halcombe sta indagando sulla scena del crimine, lungo il Knik River, dove è stata uccisa una donna non ancora identificata. Robert C. Hansen, religioso ed amabile padre di famiglia, è il principale sospettato, ma sembra avere un alibi di ferro.

Paul Brennan (Jason Patric), un meccanico vedovo e padre di due figli, scopre che la figlia collegiale Beth (Gia Mantegna) non ha incassato il suo ultimo assegno. Preoccupato da ciò, decide di raggiungerla e scopre che della ragazza si sono perse le tracce a Las Vegas, l'ultimo posto al mondo in cui Paul vorrebbe recarsi. Giunto nella città del peccato, Paul sarà costretto a confrontarsi con il suo passato e con il gangster Omar (Bruce Willis), colui a cui nel 1993 uccise la figlia e sfregiò permanentemente il volto.

Stephanie e Ellie stanno attraversando i boschi argentini in bicicletta quando decidono di fermarsi a trascorrere l'ultima notte della loro vacanza in un piccolo villaggio isolato. Mentre Stephanie rimane in albergo a riposare, Ellie conosce in un bar un giovane del posto da cui si lascia sedurre ma ciò provoca uno scontro duro con l'amica. Dopo un'accesa discussione, Ellie scompare misteriosamente e Stephanie si rivolge alla polizia. Poiché lo sceriffo considera la scomparsa come un brutto scherzo e non si dedica alle ricerche, Stephanie si ritrova costretta ad accettare l'aiuto di Michael, un giovane americano espatriato conosciuto qualche ora prima. Con il passare delle ore, però, Stephanie realizza di aver commesso un grosso errore e di essere finita nelle mani sbagliate.

"Apartment 143" parla di una squadra di parapsicologi che indagano su una serie di fenomeni in un appartamento appena occupato.