I migliori film di Umberto Sardella

Umberto Sardella

Umberto Sardella

Se ami il cinema, condividerai questa classifica dei i migliori Umberto Sardella film, anche se potresti averli ordinati in modo diverso. In ogni caso, speriamo che ti piaccia e, con un po di fortuna, scoprire un film che non conosci ancora su Umberto Sardella.

Belli di papà

Belli di papà
5,9/10
  • Genere: Commedia
  • Prima: 29/10/2015
  • Carattere: Rosario
Vincenzo è un imprenditore di successo. Vedovo, rimasto improvvisamente solo, deve badare ai figli ventenni: Matteo, Chiara e Andrea, tre ragazzi che vivono una vita piena di agi e senza nessuna responsabilità. Il padre tenta perciò di riportarli alla realtà fingendo che l'azienda di famiglia stia fallendo per bancarotta fraudolenta. Per sopravvivere, i tre giovani fratelli dovranno quindi cominciare a fare qualcosa che non hanno mai fatto prima: lavorare.

Mi rifaccio il trullo

Mi rifaccio il trullo
5,4/10
  • Prima: 10/03/2016
  • Carattere: Sebastiano
Per saldare alcuni debiti, Michele, l'estate affitta un trullo al mare di sua proprietà, ma poco prima di ospitare una nuova turista milanese, Giada, si rende conto che qualcuno ha smontato e rubato la costruzione. Decide, così, di ospitare Giada nella sua abitazione dove vive insieme a mamma, sorella e cognato! La convivenza, come si può immaginare, non sarà delle più semplici e gli sviluppi di questa situazione saranno imprevedibili...

Non me lo dire

Non me lo dire
4,8/10
  • Genere: Commedia
  • Prima: 14/03/2012
  • Carattere: Salvavita
Lello Morgese, un affermato comico pugliese, viene lasciato dalla moglie, stanca di essere continuamente trascurata a causa dei suoi impegni lavorativi. La separazione getta Lello nello sconforto, che entra in crisi e decide di lasciare la compagnia teatrale. Per ritrovare la verve di un tempo, si rivolge ad uno psicanalista, che gli prescrive una cura alquanto bizzarra: ritrovare l'entusiamo tramite il sostegno dei suoi fans. Inizia, così, un viaggio nella splendida cornice pugliese alla ricerca dei suoi ammiratori e, infondo, anche di se stesso.

La Zùitë

La Zùitë
Andria, anni Sessanta, c’è fermento in strada: è il giorno della zoitë (“della sposa” ovvero il giorno del matrimonio). Un matrimonio tra due giovani, Gina e Nicola, che avviene secondo la più genuina tradizione popolare, in una città ancora popolata da figure caratteristiche come il lattaio, l’arrotino, il calzolaio, il venditore di lupini, il venditore di olio. Da quando Nicola ha mandato “u mëzzèinë” a chiedere la mano di Gina, tutto si svolge secondo una precisa ritualità: la fidanzata ha ricevuto dai suoceri “u chëngirtë” (una parure di orecchini, collana e bracciale), ha accuratamente lavato e stirato il corredo per esporlo a parenti e vicini di casa e finalmente è pronta a suggellare davanti al Signore, nella solennità del rito celebrato in chiesa, il patto d’amore che porterà alla nascita di una nuova famiglia.

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