I migliori film di guerra di Woody Harrelson

Woody Harrelson

Woody Harrelson

23/07/1961 (62 años)
Presentiamo la nostra classifica dei i migliori Woody Harrelson film. Ti piace il cinema? O stai cercando un film del tuo attore preferito da guardare stasera? Sicuramente hai qualcosa da vedere o che non sapevi ancora di Woody Harrelson.
Disponibile su:

The War - Il pianeta delle scimmie

The War - Il pianeta delle scimmie
7,4/10
Cesare e il suo popolo di scimmie sono costretti a battersi contro un esercito di esseri umani guidati dal crudele Colonnello. Le scimmie subiscono grosse perdite e Cesare comincia a meditare vendetta!

Midway

Midway
6,7/10
La battaglia navale delle Midway, combattuta fra il 4 e il 6 giugno del 1942 vide la marina militare americana respingere la Marina imperiale giapponese.

La sottile linea rossa

La sottile linea rossa
7,6/10
Il film è tratto dall'omonimo romanzo di James Jones, vero reduce della guerra nel Pacifico ambientata durante la campagna americana a Guadalcanal tra il 1942 e il 1943, e che ha per protagonista la Compagnia C dei fucilieri dell'esercito. Il film è ambientato durante la grande battaglia sull'isola di Guadalcanal, durante la quale gli uomini della Compagnia Charlie cercano di conquistare una roccaforte giapponese, una collina denominata 210. La storia, ricostruita con estrema e cruda fedeltà comincia al momento dell'approdo sull'isola, ripercorre i mesi dei sanguinosi ed estenuanti combattimenti, dei pattugliamenti nella giungla, dei brevi riposi nei bivacchi e negli ospedali, e termina con la partenza dei sopravvissuti. Eppure, la conquista della postazione giapponese è del tutto secondaria rispetto agli effetti che questa battaglia comune ha sulle vite degli uomini della Compagnia.

Benvenuti a Sarajevo

Benvenuti a Sarajevo
6,7/10
Scritto da Frank Cottrell Boyce e basato sul libro Natasha's Story di Michael Nicholson, racconta la guerra di Bosnia nel 1992, quando cominciò l'assedio di Sarajevo, vista da una troupe TV britannica. Uno dei giornalisti (S. Dillane) raccoglie una bambina, la bosniaca e musulmana Emira, e la porta a Londra per adottarla. Ma si fa viva sua madre per reclamarla. Criticabile sotto vari aspetti (disinvolta mescolanza di vero e falso, documentario e finzione; dichiarazioni di uomini politici, pescate negli archivi; ricorso all'“Adagio” di Albinoni, troppo “bello”, troppo usato, dunque quasi “osceno”), ma impossibile negare che funzioni sul piano dell'informazione, della comunicazione, dell'emozione. Esplicita denuncia dell'ignavia dell'ONU, delle vergogne della politica europea, dell'indifferenza comoda di tanti di noi in Europa. Meglio la 1ª parte che la 2ª.

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