I migliori film di Raymond St. Jacques

Nada (Roddy Piper), operaio, ha trovato lavoro a San Francisco. In cerca di un posto dove passare la notte, viene portato da un collega in una chiesa dove ascolta un predicatore cieco parlare del controllo della mente che “loro” starebbero praticando sugli uomini. Poco prima che il posto sia oggetto di un raid della polizia, Nada scova degli strani occhiali in una scatola e tramite quelli riesce a vedere le cose come stanno realmente: un sacco di gente ha un aspetto orribile con facce simili a teschi. Gli alieni hanno già occupato parecchi posti importanti e stanno continuando a farlo senza che gli umani se ne accorgano. Nada decide di combatterli e di trovare qualche alleato.

La storia del giovane colonnello Robert Gould Shaw e del 54° reggimento di fanteria, costituito esclusivamente, ufficiali a parte, da soldati di colore, in gran parte ex schiavi fuggiti dal Sud, che nel 1863 fu mandato a un inutile assalto al Fort Wagner sull'isola Morris (South Carolina). Vi persero la vita più di mille giubbe blu nere.

Sol Nazerman è un ebreo newyorkese che fa l’usuraio ad Harlem per conto di un magnaccia. Ex deportato nei lager nazisti, quell’esperienza lo ossessiona al punto da spingerlo a un comportamento disumano e pieno di rancore verso tutta l’umanità. Ma la morte tra le sue braccia dell’aiutante di bottega, che si è preso una pallottola al posto suo durante una rapina, lo fa sprofondare in una crisi profonda.

La storia è divisa in tre parti. L'addestramento, la difesa di un fortilizio dall'attacco notturno dei Vietcong, un colpo di mano in una base nemica. L'attacco viene respinto a prezzo di dure perdite. Il colpo di mano ha successo, ma uno dei personaggi più simpatici, un caporale, ci lascia le penne impalato in una trappola vietnamita. Commento finale di un giornalista al seguito della spedizione ("Non mi crederanno quando racconterò quanto ho visto qui"). Film fortissimamente voluto dal "falco" John Wayne, passerà alla storia come l'unico lavoro di grande impegno dove l'intervento Usa nel Sud-est asiatico è visto in luce favorevole. Osteggiato dai gruppi di sinistra in tutto il mondo, in sé è solo un film di guerra come tanti altri (senza l'impatto emotivo dell'opera precedente di Wayne, La battaglia di Alamo).

Eddy Kay, un orologiaio miracolosamente scampato alla morte in Vietnam, soffre di tremende allucinazioni. Si rivolge a una cliente psicoanalista, e scopre di essere stato la cavia di un colonnello della Cia deciso a farne una macchina per uccidere.

Holland (Bronson), un killer in pensione, accetta l'incarico di uccidere un certo dottor Moloch che, a servizio di un corrotto regime sudamericano, compie atrocità di ogni tipo. Holland parte per il Guatemala, riesce a sbarazzarsi dei collaboratori di Moloch e ad attirarlo in una miniera dove però, saranno i minatori stessi, vittime anche loro di Moloch, a compiere la loro vendetta. Bronson all'epoca aveva già sessantatré anni e la parte del giustiziere l'aveva già fatta fino alla nausea. Solo per i più fanatici Bronson-dipendenti.

Nella pericolosa e corrotta Haiti del dittatore "papà Doc" Duvalier gli intrighi politici e i loschi affari sono la prassi quotidiana non solo per la misera popolazione, ma anche per chi ostenta idee liberali. Nell'isola si ritrovano anche due strani personaggi, ognuno impegnato a dimostrare di essere diverso da quello che è: Brown, un inglese innamorato della moglie di un diplomatico, e Jones, avventuriero e filibustiere che cerca nella morte un impossibile riscatto.

Barney Bennesh è ricercato per omicidio. Due poliziotti, Daniel Madigan e Rocky Bonner, sono incaricati di arrestarlo. I due però si fanno beffare dal ricercato che sottrae loro addirittura le pistole. Il capo della polizia allora concede ai due agenti tre giorni per catturare il criminale che nel frattempo in uno scontro a fuoco ha ucciso un altro agente. I due trovano il suo nascondiglio e ingaggiano una sparatoria nella quale...

Il film è un'analisi sul razzismo degli anni '70 negli Stati Uniti e descrive nello specifico una sparatoria tra un gruppo nazionalista nero radicale e la polizia, con il retroscena che porta alla sparatoria raccontata attraverso l'uso del flashback. Il gruppo radicale non è identificato per nome nel film, ma ricorda molto da vicino il Black Panther Party.