I migliori film di commedia di Ángela Molina su Rakuten TV

Ángela Molina

Ángela Molina

05/10/1955 (68 años)
Oggi presentiamo i migliori Ángela Molina film. Se sei un grande fan del cinema, sicuramente ne conoscerai la maggior parte, ma speriamo di scoprire un film che non hai ancora visto … e che ami! Andiamo lì con i migliori film di Ángela Molina.

Quell'oscuro oggetto del desiderio

Quell'oscuro oggetto del desiderio
7,8/10
Tratto dal romanzo La donna e il burattino di Pierre Louÿs e sceneggiato con Jean-Paul Carrière, è la storia di un ricco borghese che giuoca inutilmente tutte le carte del privilegio nella partita con una donna che continua a negargli l'unica cosa per la quale egli spasima. È l'ultima trappola del grande vecchio di Calanda con un personaggio femminile solo, ma con 2 attrici che si alternano senza una logica evidente. Si provi a leggerlo in chiave psicoanalitica, come un sogno, e diventa una fonte zampillante di sorprese, simboli, trasgressioni, significati.

Il cammino per Santiago

Il cammino per Santiago
7,3/10
Il film racconta il dramma incentrato sulla storia di Tom Avery, oftalmologo californiano che - alla notizia della morte del figlio durante una tempesta sui Pirenei - si reca in Francia per farlo cremare, poi ripone l'urna con le ceneri nello zaino del ragazzo e si mette in viaggio lungo il Cammino di Santiago, portando a termine il pellegrinaggio intrapreso dal figlio.

Tini: La nuova vita di Violetta

Tini: La nuova vita di Violetta
5,3/10
Violetta, dopo una delusione amorosa, decide di lasciare la sua carriera per riflettere. Dopo aver ricevuto una lettera da suo padre, dove una certa Isabella la invita nella sua dimora per giovani artisti, decide di accettare l'offerta e si reca in Sicilia. Lì fa nuove amicizie come Caio, che, innamoratosi di lei, cerca di aiutarla a dimenticare Leon. Quest'ultimo, ancora innamorato di Violetta, la raggiunge in Italia con l'aiuto di Ludmilla, lasciando Los Angeles, dove stava registrando il suo nuovo album da solista.

Baarìa

Baarìa
6,9/10
Una famiglia siciliana raccontata attraverso tre generazioni: da Cicco al figlio Peppino al nipote Pietro... Sfiorando le vicende private di questi personaggi e dei loro familiari, il film evoca gli amori, i sogni, le delusioni di un'intera comunità vissuta tra gli anni trenta e gli anni ottanta del secolo scorso nella provincia di Palermo. Negli anni del fascismo Cicco è un modesto pecoraio che trova, però, il tempo di dedicarsi al proprio mito: i libri, i poemi cavallereschi, i grandi romanzi popolari. Nelle stagioni della fame e della seconda guerra mondiale, suo figlio Peppino s'imbatte nell'ingiustizia e scopre la passione per la politica.

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