I migliori film di crime di Steve Allen

Minacciato da uno sceneggiatore, rampante produttore esecutivo (Robbins) di Hollywood lo uccide accidentalmente. Vivrà felice con la sua vedova (Scacchi). Titolo italiano deviante per uno dei più intelligenti, perfidi e divertenti film hollywoodiani degli anni '90. È un falso giallo e una vera commedia. Tratto da un romanzo (1988) di Michael Tolkin e da lui stesso sceneggiato, è una satira iconoclasta di Hollywood, e la sua celebrazione: il vecchio R. Altman vi condensa il suo impietoso ma sorridente giudizio sulla "fabbrica dei sogni", diretta da persone che, incapaci di sognare, hanno soltanto incubi di carriera. È anche un film sugli anni '80, anni sotto il segno dell'avidità di denaro e di successo, della stupidità arrogante o dell'incompetenza al potere, dell'edonismo più becero. Vi compaiono velocemente una settantina di attori più o meno famosi nella parte di sé stessi.

Durante un appostamento, il sergente Tom Valens, agente speciale della polizia, scorge un individuo che si allontana furtivamente, lo insegue e gli intima di fermarsi. Costui però estrae una pistola e la punta contro di lui: nell'inevitabile conflitto a fuoco Valens uccide l'antagonista, ma viene incastrato e incriminato perché non si trova l'arma della vittima; la quale, per di più, viene identificata per il dottor James Rustin, stimato fisico di fama internazionale. Valens dovrà darsi da fare per non finire in galera...