I migliori film di dramma di Nathan Lane

Convinto di essere responsabile della morte del padre re Mufasa, il piccolo leoncino Simba si allontana dalla sua terra. Accolto e allevato dal suricato Timon e dal facocero Pumbaa, Simba cresce cercando di dimenticare il passato. È ritrovato da Nala, sua vecchia compagna di giochi, e Rafiki, babbuino sciamano, che lo convincono a tornare per scacciare l'usurpatore Scar.

Dopo la scomparsa del re magnanimo, la perfida regina ha rinchiuso la figliastra Biancaneve nel palazzo e ha preso il controllo del regno, sperperando il denaro del popolo e vessando corte e servitori. Il giorno del suo diciottesimo compleanno, però, Biancaneve esce di nascosto dalla reggia per andare a vedere con i propri occhi in che condizioni si trova il reame che il padre le ha lasciato, e s'imbatte prima in un ricco e giovane principe di passaggio e poi in sette nani briganti, che l'aiuteranno a trovare il coraggio di ribellarsi alla matrigna.

1938. Francis Phelan è un ex giocatore di baseball che da tempo, vagabondo senzatetto, vaga attraverso gli “States”. Insieme alla compagna Helen Archer, anch'essa derelitta, decide di tornare al natio paese, nei pressi di New York.

Una diciannovenne prodigio, laureata ad Harvard ma priva di risorse emotive e senza alcuna idea di come stare bene nel mondo, decide di provare a conoscere persone nuove tramite gli appuntamenti al buio.

Bud Johnson è un barista apatico e adorabile perdente che non ha mai fatto nulla di buono nella vita, ad eccezione di una figlia piccola che si prende cura di lui. La vita di Bud è destinata però a cambiare completamente. L'uomo infatti finisce sotto i riflettori quando si scopre che l'esito delle elezioni presidenziali dipende dal suo voto. I politici invadono la piccola cittadina di Texico, nel New Mexico, per accaparrarsi il voto di Bud.

Un cuoco ex carcerato e una giovane e bella cameriera s'innamorano perdutamente: lui è divorziato, lei è delusa dalla vita.

La vita tranquilla di un insegnante d’inglese è destinata a cambiare quando un suo ex-studente torna nella sua piccola città dopo aver cercato il successo come sceneggiatore a New York.

Sidney Hall nasconde un talento precoce per la scrittura. Gli scritti che legge in aula mostrano un pericolo che alcuni trovano scoraggiante, finché un insegnante non riconosce il suo talento e lo sollecita a perseguire una carriera di scrittore. Il primo romanzo fa di Sidney una celebrità, anche se le sue osservazioni sui sobborghi distopici producono esiti tragici in alcuni giovani lettori. Crescenti aspettative lo perseguitano, gli oscuri segreti sul suo passato complicano la sua creatività e interferiscono con le sue possibilità di trovare l'amore. Quando lo scrittore perde ormai tutte le speranze e scompare dalla vita pubblica, un detective trova la risposta a quel mistero.

Una nuova versione, questa volta inglese, del romanzo di Dickens. Non superiore in fondo (nemmeno nelle interpretazioni) a quella nostrana del 1958 diretta da Daniele D’Anza.

Virgil è un massofisioterapista in una clinica termale. Amy è un architetto in carriera che s'innamora di lui e vuole impedire che diventi totalmente cieco. Trova via Internet un bravo oculista e lo convince all'operazione nonostante l'opposizione della sorella che lo ha allevato dopo la scomparsa dei genitori. L'operazione riesce ma Virgil si trova completamente a disagio nel mondo dei colori e della parola scritta. I problemi aumentano quando si profila un ritorno alla cecità totale. L'happy end è però assicurato in un film che parte bene (l'idea della difficoltà di ridiventare 'normali') per poi perdersi nel romanticismo più scontato.

Lui e lei fanno carriera insieme: dalle pagine del quotidiano locale dove tengono una rubrica, approdano a un talk show televisivo, dove devono esprimere la diversità dei punti di vista maschile e femminile nelle questioni di cuore. Ben presto professione e vita privata finiscono per identificarsi, fino all'inevitabile crisi "in diretta". Durante il consueto faccia a faccia lei, esasperata per il fatto che lui si rifiuta di sposarla, perde le staffe e gli lancia un bicchiere sulla testa. Lo scontro è salutare e porta l'uomo a tenere in migliore considerazione le richieste della sua compagna e ad una convivenza migliore.