I migliori film di mistero di Peter Friedman

Peter Friedman

Peter Friedman

24/04/1949 (75 años)
Oggi presentiamo i migliori Peter Friedman film. Se sei un grande fan del cinema, sicuramente ne conoscerai la maggior parte, ma speriamo di scoprire un film che non hai ancora visto … e che ami! Andiamo lì con i migliori film di Peter Friedman.

Paycheck

Paycheck
6,3/10
Michael Jennings è un ingegnere specializzato nell'introdursi in prodotti informatici appena brevettati per rubarne i segreti. È talmente bravo che, per contratto, le ditte che lo assoldano gli cancellano i ricordi di tutto il periodo in cui ha lavorato al progetto. Due mesi di vuoto di memoria sono tutto sommato un piccolo prezzo da pagare per vivere agiatamente. Ma un giorno la posta si fa più alta: lavorare per il vecchio amico Rethrick ad un progetto segretissimo, per tre anni, in cambio di una quantità di denaro irrifiutabile. Buio. Ritroviamo Jennings, privo di ogni ricordo dei passati tre anni, con un conto in banca azzerato, una bella fidanzata di cui non ricorda che uno sguardo, l'FBI che lo bracca e gli uomini di Rethrick che vogliono ucciderlo.

Il colore del crimine

Il colore del crimine
5,2/10
Il detective Lorenzo Council è chiamato a investigare sul rapimento del figlio della signora Brenda Martin. La donna è single e bianca. Il poliziotto è un uomo di colore. Brenda si presenta in ospedale insanguinata e in stato di shock: sostiene che un uomo le ha rubato l'auto, sul cui sedile posteriore c'era il suo bambino di quattro anni. Sullo sfondo di una silenziosa protesta da parte di alcune madri che prima di Brenda hanno sofferto la scomparsa dei propri figli, il detective Council porta avanti l'indagine iniziando a non credere del tutto alla versione della donna. Nella cittadina di Dempsy i neri sono in maggioranza e il fatto che dell'accaduto venga accusato proprio un afroamericano complica la situazione e la ricerca della verità nasconderà molto di più di quanto ci si immagini...

Occhi nelle tenebre

Occhi nelle tenebre
6,2/10
Emma, giovane violinista, è cieca fin dall'infanzia. Quando le trapiantano le cornee, riprende a vederci ma, temporaneamente, ha una facoltà di identificazione ritardata. Così, il giorno in cui la donna che abita sopra di lei viene uccisa, Emma "vede" l'assassino ma è in grado di identificarlo solo dopo molte ore. E l'assassino era venuto per lei: aveva solo sbagliato piano e, ovvio, tornerà. Chissà se è scientificamente attendibile questo caso di "visione retroattiva"; quanto al film, sono, interessanti, alcune soggettive sfumate, smarginate, ma quasi nient'altro.

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