I migliori film di Sudeep

Nell'antico regno di Mahishmathi , una donna con in braccio un bambino è inseguita da due soldati, dopo averli uccisi scivola e cade in nelle turbinose acque di un fiume; l'acqua la sommerge ma tenendo il bambino fuori dall'acqua con una mano riesce ad impedire che affoghi anche lui. Il piccolo viene salvato dagli abitanti del villaggio e adottato da Sanga e suo marito. Nominato Shivudu, cresce fino a diventare un giovane uomo forte e avventuroso, incuriosito dalla cascata e dalle terre misteriose sopra di essa. Dopo aver trovato una maschera di legno caduta proprio dalla cima della montagna, viene spinto a trovare il proprietario della maschera e riesce a scalare la cascata. La maschera appartiene ad Avanthika, una guerriera ribelle facente parte di un gruppo guidato dal fratello di Devasena impegnato nella guerriglia contro l'imperatore Bhallaladeva

È basato su una storia vera accaduta nel 2014 relativa al rapimento di 46 infermiere indiane ad opera dell'ISIS, nella città di Mosul. Il film è costato tantissimo ma ha anche incassato molto al botteghino. Girato in diversi luoghi tra cui Innsbruck, Marocco, Dubai. Trama: Dopo 8 anni si sono perse le tracce di Tiger e Zoya che in realtà si sono ritirati ad una vita più tranquilla e "normale". Nel frattempo eventi terribili continuano a sconvolgere il mondo come il rapimento di 25 infermiere indiane e 15 infermiere pakistane da parte dell'Isis, in Iraq. L'India vuole liberarle a tutti i costi ma il tempo è poco e servono uomini specializzati che non falliscano... è tempo di richiamare in azione Tiger... anche se era stato dimenticato dai suoi stessi superiori. Oltre ad inviare un messaggio di pace, il film pone l'accento sull'inutilità delle guerre e sugli interessi ad esse legati.

Il film, in parte un prequel, ripercorre il viaggio di Chulbul Pandey da un giovane di nome Dhaakad all'agente di polizia Chulbul Pandey, e la sua lotta con i demoni del suo passato.

Gwalior Fort, durante la ribellione indiana del 1857. In un momento di disperazione, Lakshmibai, rani di Jhansi, incoraggia i suoi uomini raccontando loro l'eroica storia di Uyyalawada Narasimha Reddy, un coraggioso capo tribù del Telugu che prese le armi nel 1846 per protestare contro i numerosi arbitrari e crimini perpetrati dai capi e dalle forze militari della Compagnia Britannica delle Indie Orientali.