I migliori film di Valentina Cervi del 2021

Valentina Cervi

Valentina Cervi

13/04/1976 (48 años)
Presentiamo la nostra classifica dei i migliori Valentina Cervi film. Ti piace il cinema? O stai cercando un film del tuo attore preferito da guardare stasera? Sicuramente hai qualcosa da vedere o che non sapevi ancora di Valentina Cervi.

La scuola cattolica

La scuola cattolica
5,6/10
  • Genere: Dramma
  • Prima: 07/10/2021
In un quartiere residenziale di Roma sorge una nota scuola cattolica maschile dove vengono educati i ragazzi della migliore borghesia. Le famiglie sentono che in quel contesto i loro figli possono crescere protetti dai tumulti che stanno attraversando la società e che quella rigida educazione potrà spalancare loro le porte di un futuro luminoso. Nella notte tra il 29 e il 30 settembre del 1975 qualcosa si rompe e quella fortezza di valori inattaccabili crolla sotto il peso di uno dei più efferati crimini dell’epoca: il delitto del Circeo. I responsabili sono infatti ex studenti di quella scuola frequentata anche da Edoardo, che prova a raccontare cosa ha scatenato tanta cieca violenza in quelle menti esaltate da idee politiche distorte e un’irrefrenabile smania di supremazia.

L'ultimo paradiso

L'ultimo paradiso
5,7/10
Nell'Italia degli anni '50, un contadino lotta per migliori condizioni di lavoro, ma le cose si complicano quando si innamora della figlia di un proprietario terriero.

Codice Karim

Codice Karim
5,5/10
Una spy story ambientata tra Siria e Italia, che spazia dall’action al thriller. Chi è Karim? Un foreign fighter stanco di guerra che vuole solo tornare a casa o è un doppiogiochista che inganna gli uni per servire gli altri? E come può sfuggire allo stretto controllo dei “fratelli” arabi? Gira intorno a lui la vicenda del gruppo terrorista che ha in mente un piano per colpire gli “infedeli”.

Baci rubati: amori omosessuali nell'Italia fascista

Baci rubati: amori omosessuali nell'Italia fascista
Attraverso lettere, diari e testimonianze personali, un resoconto della complessità e della varietà delle esperienze degli italiani LGBT durante la dittatura fascista di Benito Mussolini (1922-43); parole intime che contrastano con i testi delle canzoni popolari e la propaganda dell'epoca, ossessionata dall'esaltazione dei miti di virilità, femminilità e maternità e costretta dalla repressione sessuale.

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