I migliori film di azione di Perry Lang

Pochi giorni dopo l'attacco a Pearl Harbor, sulle coste della California infuria la psicosi dell'invasione. È il 13 dicembre 1941. Al largo c'è un sommergibile giapponese. In cielo sfreccia un aviatore pazzo. Il 1° fiasco nella carriera di S. Spielberg. Fantastoria col piede sull'acceleratore, ma spesso il motore s'imballa. Qua e là geniale, sempre eccessivo. Molte risate e il merito è della squadra degli effetti speciali. Scritto da Bob Gale e Robert Zemeckis, i futuri autori di Ritorno al futuro (1985), doveva essere diretto da John Milius. Su Laserdisc ne esiste una versione più lunga di 26 minuti. Il portaordini in motocicletta è il regista John Landis, in una rara apparizione senza barba.

Una compagnia mineraria interessata ai giacimenti che si trovano sotto una sperduta isola tropicale assolda sette mercenari per appianare le incomprensioni con gli indigeni. Uno dei sette si chiama Nick Gunar (Dolph Lundgren) e il modo in cui dovrebbero essere condotti i negoziati è piuttosto chiaro e sbrigativo. Però anche tra gli uomini della spedizione alla fine s'insinua qualche dubbio.

Siamo nel 1928: Dale Gordon partecipa, camuffata da uomo, a un pericoloso rally nel deserto. Tra i concorrenti c'è un tedesco che vende armi agli arabi impegnati in una guerra in cui Dale e suoi fedeli meccanici vengono coinvolti. Fatta prigioniera, Dale accetta di sposare il capo tribù Jaffar, perdutamente innamorato di lei. Da lui tuttavia fugge subito dopo le nozze: solo per il tempo di vincere il rally, però, poi ritorna. Fumettone in cui tutti, dal regista agli attori, prendono la faccenda sotto gamba, alla faccia del pubblico.