I migliori film di dramma di Denis Podalydès

Denis Podalydès

Denis Podalydès

22/04/1963 (61 años)
Presentiamo la nostra classifica dei i migliori Denis Podalydès film. Ti piace il cinema? O stai cercando un film del tuo attore preferito da guardare stasera? Sicuramente hai qualcosa da vedere o che non sapevi ancora di Denis Podalydès.
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La belle époque

La belle époque
7,4/10
Daniel Auteuil è Victor, un uomo all’antica che odia il presente digitale. Quando un eccentrico imprenditore, grazie all’uso di scenografie cinematografiche, comparse e un po’ di trucchi di scena, gli propone di rivivere il giorno più bello della sua vita, Victor non ha dubbi. Sceglie di tornare a Lione il 16 maggio del 1974: il giorno in cui ha incontrato la donna della sua vita. Una sceneggiatura da Oscar® per un cast all-star, da Fanny Ardant a Pierre Arditi, da Guillaume Canet alla rivelazione di Cannes 2019 Doria Tillier. Una regia elegante e un ritmo sorprendente, capace di far ridere ed emozionare il pubblico di ogni età.

Sorry Angel

Sorry Angel
6,8/10
  • Genere: Dramma
  • Prima: 09/05/2018
  • Carattere: Mathieu
Parigi, 1993. Jacques è uno scrittore di media fama sulla soglia dei quarant'anni: un figlio piccolo, un vicino di casa – amico e complice - schiavo di fugaci relazioni a pagamento, un rapporto indissolubile con l'ex compagno Mathieu, malato di AIDS, e la sua stessa condizione di sieropositivo. Arthur è uno studente appena maggiorenne: avido lettore, è spavaldo e ambizioso, sogna di fare il regista ed è alla scoperta impudica e frenetica della sua sessualità. Jacques e Arthur, spinti da un’attrazione sia fisica che intellettuale, cercano di amarsi, a modo loro. Un caos sentimentale che mescola ironia e densa malinconia, che si interroga sui percorsi di crescita, sulle proprie ambizioni e disillusioni, sul bisogno e sulla capacità di amare, sul rapporto tra utopie adolescenziali e un più maturo cinismo.

A ciascuno il suo cinema

A ciascuno il suo cinema
6,8/10
Ogni tanto gli anniversari non vengono per nuocere. È il caso del sessantesimo del Festival di Cannes che ha spinto il suo Presidente e mentore Gil Jacob a celebrare offrendo ai registi di cui sopra la possibilità di realizzare un film di 3 minuti avente al centro la sala cinematografica o comunque l'idea di film già realizzato. Quindi niente lavoro del set, registi e attori ecc.. ma l'opera finita e il suo rapporto con il luogo che resta ancora (almeno idealmente) al centro della sua fruizione. Ne è uscito un mosaico davvero interessante di letture e di spunti.

Niente da nascondere

Niente da nascondere
7,3/10
Tutto inizia dall'immagine di una strada, una mattina qualunque. L'inquadratura è fissa: qualche persona cammina, passa una bicicletta, un uomo esce di casa. Stop, rewind e inizia il mistero. L'immagine è quella di un videoregistratore: una coppia (Daniel Auteil e Juliette Binoche) trova sulla porta, come in Strade perdute di Lynch, misteriose cassette che ne ritraggono la vita privata. Poi arrivano inquietanti disegni, telefonate, strani avvertimenti e il segreto nascosto (caché) inizia ad emergere: l'infanzia del protagonista è tragicamente legata a quella di un algerino figlio dei domestici di casa. Ma il mistero resta tale, anzi si tramanda fra le nuove generazioni: i figli dei due uomini si incontrano mentre la macchina da presa, non vista (cachè), continua a riprendere.

Mister Chocolat

Mister Chocolat
7/10
Rafael Padilla, nome d'arte Chocolat, nacque a Cuba intorno al 1860. Dal circo al teatro, dall'anonimato alla fama, il film racconta il suo incredibile destino di primo artista nero in Francia a calcare la scena di un teatro e, con il clown Footit, a creare un duo comico di successo tra un artista bianco e uno di colore divenuto poi popolare nella Parigi della Belle Epoque.

Un amore sopra le righe

Un amore sopra le righe
7,3/10
Il famoso scrittore Victor Adelman muore. Un giornalista va a trovare la vedova, Sarah Adelman. Comincia allora il racconto di una storia d'amore movimentata attraverso 45 anni di vita di coppia. Sarah incontra Victor nel 1971 e infine diventa la sua musa. Lui è uno scrittore in rottura con la famiglia cattolica di destra, narciso e ambizioso, lei, studentessa di lettere classiche, ebrea di origini modeste, colta, ironica e brillante. I due si sposano nonostante le relazioni glaciali di Sarah con i futuri suoceri, ma poco a poco la passione lascia spazio alla routine. Quando Victor, egocentrico e tormentato, comincia ad avere successo, rimprovera Sarah di essersi imborghesita e la tradisce senza scrupoli. Nonostante alti e bassi, separazioni e riavvicinamenti, la storia di Sarah e Victor è quella di "un amore irreversibile", come lui scrive in un suo romanzo. Ma chi era questa donna enigmatica che viveva all'ombra di suo marito?

La conquête

La conquête
6,3/10

Caos calmo

Caos calmo
6,8/10
Pietro Paladini ha fatto una promessa. Ha promesso alla sua bambina di aspettarla davanti alla scuola fino alla fine delle lezioni. Lara, sua moglie, è morta improvvisamente l'estate scorsa e Pietro non sa decidersi a soffrire, non sa decidersi a ripartire. Seduto su una panchina, giorno dopo giorno riceve le visite e le rivelazioni dolorose dei colleghi, turbati da una fusione aziendale, e dei familiari, preoccupati per il suo stato di "arresto". Trasgredite le regole dell'efficienza e della produttività e abitato da una sorprendente calma, Pietro resta in attesa del dolore e della vita dopo il dolore. Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Sandro Veronesi, pubblicato nel 2005.

Ci rivediamo lassù

Ci rivediamo lassù
7,4/10
Sopravvissuti alla carneficina della Grande Guerra, nel 1918 Albert e Edouard si ritrovano emarginati dalla società. Albert è un umile e insicuro impiegato che ha perso tutto, proprio alla fine del conflitto è stato salvato sul campo di battaglia da Edouard, un ragazzo ricco, sfacciato ed eccentrico, dalle notevoli doti artistiche. Dopo il congedo, entrambi condannati a una vita da esclusi, decidono di prendersi la loro rivincita inventandosi una colossale truffa ai danni del loro paese ed ergendo il sacrilegio allo status d'opera d'arte.

Camille redouble

Camille redouble
6,2/10

Jeanne et le garçon formidable

Jeanne et le garçon formidable
6,4/10
  • Genere: Dramma
  • Prima: 22/04/1998

L'amour est un crime parfait

L'amour est un crime parfait
5,8/10

Toute ressemblance…

Toute ressemblance…
4,4/10
  • Genere: CommediaDramma
  • Prima: 27/11/2019
  • Carattere: Julien Demaistre

Omar m'a tuer

Omar m'a tuer
6,6/10
  • Genere: DrammaThriller
  • Prima: 21/06/2011
  • Carattere: Pierre-Emmanuel Vaugrenard

Comme un avion

Comme un avion
6,5/10

Baciate chi vi pare

Baciate chi vi pare
6,5/10
Bertrand ed Elizabeth, una coppia di borghesi parigini, danno una festa alla vigilia delle vacanze estive. Nella cittadina di mare che li ospita per la villeggiatura, incontrano Jean-Pierre e Lulù, una strana coppia, e Maxime un impenitente dongiovanni. La settimana di vacanze scorrerà cadenzata da avventure, equivoci e tradimenti. Al termine delle vacanze ciascuno tornerà alle proprie occupazioni profondamente cambiato ed imprimerà una svolta alla propria vita.

Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle)

Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle)
6,7/10

Vous n'avez encore rien vu

Vous n'avez encore rien vu
6,5/10
  • Genere: Dramma
  • Prima: 01/09/2012
  • Carattere: Antoine
Siamo nella vecchia e sontuosa villa di un commediografo, Antoine, in un piccolo villaggio della Francia centrale. Nel gran salotto, il maggiordomo riceve alcuni amici del commediografo, ormai deceduto. Proprio lui li aveva convocati per leggere il suo testamento. Queste persone sono tredici attori che avevano recitato in una sua commedia. Lo scopo dell'invito è di leggere il suo testamento, ma prima i tredici attori dovranno esprimere un giudizio...

I figli del secolo

I figli del secolo
6,5/10
  • Genere: DrammaRomance
  • Prima: 12/09/1999
  • Carattere: Sainte-Beuve

Il professore cambia scuola

Il professore cambia scuola
6,7/10
  • Genere: CommediaDramma
  • Prima: 13/09/2017
  • Carattere: François Foucault
Insegnante nel liceo più prestigioso del paese, François gode della vita che conosce da sempre, nella società intellettuale e borghese di Parigi. Intrappolato in una situazione in cui è costretto ad accettare un lavoro in una scuola di un sobborgo sottosviluppato, viene portato al limite e allo sconvolgimento dei suoi valori e certezze.

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