I migliori film di dramma di Jerry Lewis

Rupert Pupkin, aspirante divo, passa la sua vita a preparare spettacoli che sogna di poter interpretare, prima o poi, alla televisione. Un giorno riesce a salire sulla macchina del suo idolo, Jerry Langford, chiedendogli di poter partecipare al suo show. Langford, per liberarsene, lo invita a telefonargli in ufficio. Da questo momento, per Rupert, è tutto fatto, e comincia così il suo assedio a Langford...

Un giovanotto di New York è chiamato in Arizona dallo zio Leo che vuole insegnargli la fede nei pilastri del modo americano di vivere. Axel, invece, s'innamora di una bizzarra donna matura che potrebbe essere sua madre e di cui condivide il sogno di volare su un velivolo senza motore, e fa amicizia con altri irregolari. Gli hanno rimproverato di essere autoindulgente, prolisso, tedioso, troppo stravagante, troppo originale, ondivago, impervio nel suo onirico surrealismo. L'hanno elogiato quasi per gli stessi motivi, e inoltre per la splendida direzione degli attori (i sorprendenti L. Taylor e V. Gallo, ma anche una Dunaway in gran forma e un Lewis insolito). Morale: se volete vedere qualcosa di diverso, è il film per voi. In un primo tempo distribuito in Italia come Il valzer del pesce freccia senza successo. Rimesso in circolazione nel 1998 col titolo originale.

Un enterteinment newyorkese un giorno si scopre invecchiato e in calo di popolarità. Per giunta suo fratello, che gli ha sempre fatto da manager, ha deciso all'improvviso di mollarlo e di andare il Florida.

Bill (Martin), artista di varietà, ha trovato una nuova spalla. Il giovane Ted (Lewis) è ingenuo e pasticcione, ma si rivela molto efficace sulla scena. Presuntuoso e ingelosito, Bill non riconosce i meriti di Ted, non gli lascia spazio. A un certo punto lo caccia addirittura e si presenta al pubblico da solo. Ted, che gli vuole bene, interviene inatteso salvandolo dal fiasco e da se stesso. Agli esordi, Jerry Lewis ha girato sedici film con Dean Martin. In molti di essi, come in questo che adombra la parabola reale della coppia, la sua straordinaria vis comica fu ingabbiata dai frequenti intermezzi sentimentali e canori a misura del partner.