I migliori film di dramma di Nazzareno Natale

Nazzareno Natale

Nazzareno Natale

04/04/1938- 21/06/2006
Se ami il cinema, condividerai questa classifica dei i migliori Nazzareno Natale film, anche se potresti averli ordinati in modo diverso. In ogni caso, speriamo che ti piaccia e, con un po di fortuna, scoprire un film che non conosci ancora su Nazzareno Natale.

Gangs of New York

Gangs of New York
7,5/10
New York, 1846. Nel quartiere di Five Points una cruenta battaglia tra gang sancisce il trionfo di William Cutting - detto Billy the Butcher, capo dei nativi americani - e la morte di Padre Vallon, protettore degli emigranti. Sedici anni dopo il figlio di questi, Amsterdam, esce dal riformatorio fermamente deciso a ingraziarsi l’assassino di suo padre per poi ottenere vendetta. Conosciuto Billy, Amsterdam ne viene in pratica adottato e arriva a salvargli la vita. Una volta scoperto e sfigurato, si risolverà a combattere apertamente contro di lui, ma sono gli anni della Guerra Civile: l’ultimo scontro tra le gang sarà decisamente superato in violenza e ferocia dall’intervento delle truppe inviate a far rispettare la coscrizione obbligatoria.

Novecento

Novecento
7,6/10
  • Genere: DrammaStoria
  • Prima: 03/09/1976
  • Carattere: Peasant at Attila's execution
Atto I: in una fattoria dell'Emilia crescono insieme Olmo, figlio di contadini, e Alfredo, erede del padrone, nati nello stesso giorno del 1900. Dopo i primi scioperi nei campi e la guerra 1915-18, il fascismo agrario dà una mano ai padroni. I due giovani si sposano. Atto II: negli anni '30 le strade di Olmo e Alfredo si separano. Il primo, vedovo, fa il norcino e continua la lotta; il secondo si rinchiude nel privato. Il 25 aprile 1945 si processano i padroni, e i due si ricongiungono. Fondato sulla dialettica dei contrari: è un film sulla lotta di classe in chiave antipadronale finanziato con dollari americani; cerca di fondere il cinema classico americano con il realismo socialista sovietico (più un risvolto finale da film-balletto cinese); è un melodramma politico in bilico tra Marx e Freud che attinge a Verdi, al romanzo dell'Ottocento, al mélo hollywoodiano degli anni '50. Senza evitare i rischi della ridondanza, Bertolucci gioca le sue carte sui due versanti del racconto.

Rappresaglia

Rappresaglia
6,5/10
Nel marzo del 1944, Roma è sotto il dominio dei tedeschi e controllata dalle spietate Ss. Mentre si tenta di mettere in salvo il patrimonio artistico minacciato dai nazisti, si sta anche organizzando un attentato a un compagnia delle Ss. Il piano va a buon segno e a via Rasella restano sul terreno una trentina di soldati tedeschi. Il comandante Maelzer, dopo aver informato i propri superiori, riceve l'ordine di compiere una rappresaglia. Per ogni tedesco morto dovranno essere uccisi dieci italiani. Il generale Kappler viene incaricato dell'esecuzione.

Detenuto in attesa di giudizio

Detenuto in attesa di giudizio
7,6/10
  • Genere: CommediaDramma
  • Prima: 27/10/1971
  • Carattere: Saverio Guardascione
Al rientro in Italia dalla Svezia dove è emigrato, geometra viene fermato al confine e carcerato senza saper perché. Passano gli anni, ma questo grottesco carcerario mantiene intatta tutta la sua forza di denuncia polemica, nonostante il bozzettismo di fondo. Sordi in gran forma. Amarissimo. Ideato da Rodolfo Sonego, scritto da Sergio Amidei e Emilio Sanna.

Un uomo perbene

Un uomo perbene
6,6/10
  • Genere: Dramma
  • Prima: 01/10/1999
  • Carattere: Il maresciallo
Film biografico, tratta della vicenda giudiziaria legata al cosiddetto "caso Enzo Tortora", il conduttore TV ingiustamente accusato di essere legato alla Camorra negli anni '80.

Colpo di stato

Colpo di stato
7,3/10
Italia, 1972. Sono in corso le elezioni e ci si aspettala consueta vittoria della Democrazia Cristiana; tuttavia, i dati elaborati dal Ministero dell'interno mostrano che è il Partito Comunista ad avere la maggior quantità di voti....

Raul - Diritto di uccidere

Raul - Diritto di uccidere
7,6/10
  • Genere: Dramma
  • Prima: 15/04/2005
Raul è l'uomo del sottosuolo, pensatore sfaccendato nella Roma fascista e barocca, portatore mal-sano del superomismo e del "diritto di uccidere". Formalizzato il suo pensiero in un breve saggio, Raul lo mette in atto macchiandosi del duplice omicidio di una vecchia usuraia e di sua sorella, rientrata anzitempo. Avvilito dalla pochezza della vittima e dall'impresa che difetta di qualsivoglia componente nobile o eroica, Raul si trascinerà come un allucinato eroe kafkiano lungo i corridoi del "Palazzaccio" di Giustizia, prima di costituirsi e di abbracciare il modello esistenziale proposto da Sonia, prostituta pentita e redenta. Fuori dai volti e dai corpi degli attori, Roma vorrebbe essere città dell'anima, condizione tragica e interiore del protagonista ma è soltanto e invece capitale di cartone, luogo da e di fiction per impacciate comparse mascherate da camerata.

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