I migliori film di dramma di Robert Costanzo

Giovani semiproletari italoamericani di Brooklyn vivono in funzione del sabato sera per ballare in discoteca la disco-music. Al di là del ponte c'è Manhattan, la terra promessa. Tony Manero, uno di loro, fa coppia con un'impiegata con cui vince una gara di ballo, ma rilutta a un impegno affettivo più profondo. Amaro dramma realistico travestito da commedia musicale? Forse. In ogni modo il diffuso malessere di una gioventù senza ideali né prospettive (se non quella del ballo come trampolino di lancio e di evasione) è raccontato con una certa sincerità. All'attivo del regista c'è la sagacia con cui ha saputo esprimere l'erotismo di Travolta. Coreografia di Lester Wilson, musiche dei Bee Gees. Stallone diresse il fiacco seguito Staying Alive.

Il 22 agosto 1972, tre balordi assaltano una banca di Brooklyn. Uno dei tre si tira subito indietro e scappa; Sal e Sonny restano intrappolati nei locali della banca dopo l'intervento fortuito della polizia.

North, 11 anni, è un genietto ammirato da tutti, fuorché dai genitori che paiono ignorarlo. Consigliato dall'amico Winchell, North chiede il divorzio da padre e madre, e il giudice gli concede due mesi di tempo per trovarsi un'altra famiglia, altrimenti la sua destinazione sarà l'orfanotrofio. Il ragazzino inizia un giro del mondo, dal Texas a Parigi passando per la Hawaii, l'Alaska e persino la Cina.

Steven Hardin, un giovane magistrato, si trova ad affrontare una crisi di coscienza, essendo costretto più volte a rilasciare i colpevoli di crimini efferati per via di cavilli giudiziali sollevati da avvocati con pochi scrupoli. Steven si sente sconfitto, umiliato. Finché non entra in contatto con un gruppo di uomini molto potenti, associati in una sorta di tribunale segreto che dispensa condanne a morte ai criminali che sono passati incolumi attraverso le maglie della giustizia istituzionale.

Darrel (interpretato da Usher, un importante performer di R&B) viene ingaggiato da una famiglia italiana mafiosa, i Pacelli, per fare il dj alla festa della figlia del boss. Durante la festa Darrel salva il boss da un attentato beccandosi anche una pallottola. Per tutta ricompensa viene accolto nella famiglia e diventa la guardia del corpo di Dolly (Emanuelle Chirqui), la figlia del boss.

Johnny Crow esce di galera, dove ha studiato psicologia fino a diventare psicoterapeuta, proprio il giorno della "Festa del papà". Figlio di un boss mafioso è deciso di prendersi un'amara vendetta nei confronti di chi ha mandato in coma suo padre.