I migliori film di Gabrielle Reidy

Delft, 1664. La sedicenne Griet deve lavorare come serva per provvedere al mantenimento della sua famiglia, in seguito all'incidente che ha privato della vista il padre, decoratore delle famose piastrelle bianche e blu della città.

Frankie MgGuire, terrorista dell'IRA, lascia l'Irlanda per andare a New York sotto il falso nome di Rory Devaney. Viene ospitato da Tom O'Meara, poliziotto anche lui irlandese. I guai cominceranno quando Tom scopre che Rory tiene delle armi nasconte in un borsone.

Il 26 giugno 1996 la giornalista dublinese Veronica Guerin fu uccisa in un agguato da un killer, inviato dalle gang di spacciatori che infestavano la capitale irlandese e soggiogavano la sua gioventù. Questo fu il risultato dei reportage scottanti che la Guerin aveva scritto negli anni precedenti, adorata dai lettori, ostracizzata dai colleghi, inascoltata dal governo; il quale peraltro, una settimana dopo la sua morte, in una sessione straordinaria approvò una legge anti-droga che contribuì a sconfiggere i trafficanti.

Quasi per caso Robert Hode, nobile sassone del XII secolo, diventa un fuorilegge in lotta contro un normanno sfruttatore che gli ha usurpato il titolo e i beni. Prodotto britannico di medio costo, uscito sul mercato europeo prima del colosso made in USA dei 2 Kevin - Reynolds e Costner -, vale più delle accoglienze tiepide della critica per la sua accorta miscela di azione, sentimento, umorismo e una spolveratina di polemica sociale. Bergin è un protagonista convenzionale, ma la Marian di U. Thurman è originale nella sua modernità. Da citare almeno la sequenza della carnevalata del 1° aprile. L'edizione integrale è stata ridotta da 150 a 116 minuti. Negli USA uscì soltanto in TV e in vhs.

Private Life, diretto da Tamara Jenkins, racconta la storia di Richard (Paul Giamatti) e Rachel (Kathryn Hahn), una coppia che non riesce ad avere figli e cerca di salvare il proprio matrimonio. Tra riproduzione assistita e adozione domestica, ai due, ormai demoralizzati e al limite della mezza età, non resta che una terza scelta, che coinvolgerà la giovane Sadie (Kayli Carter).

Si narra di un miracoloso bambino nato a Macon, città in ginocchio per la carestia e per un'epidemia di peste, da una vecchia repellente. L'avvenimento sembra avere del sovrannaturale. La sorella del neonato pensa di sfruttare l'evento e si fa passare per la madre vergine del bambino che diviene presto oggetto di culto e di adorazione, fino all'estremo atto della spartizione del suo corpo, una volta che questi sarà ucciso.

Susan (che inizialmente si definisce Rita) ( Julie Walters ), una parrucchiera di 26 anni della classe operaia Liverpudlian , non è soddisfatta della routine del suo lavoro e della sua vita sociale; è riluttante ad avere un figlio, temendo che la legherà permanentemente alla stessa monotona routine per la vita, e brama di fuggire a qualcosa di più profondo, senza sapere esattamente cosa sia. Cerca di migliorarsi iscrivendosi e frequentando un corso Open University di letteratura inglese.

Richard Karlsen, golden boy del rugby al liceo e indiscusso leader di un gruppo di privilegiati adolescenti della Dublino del sud, passa l'estate in attesa che comincino le prime lezioni all'università. Per Richard il mondo è bello e ogni cosa sembra possibile fino a quando, una notte, in un momento sconsiderato di furia commette qualcosa di insensato. Per evitare di distruggere tutto e spezzare le vite delle persone intorno a lui, Richard comincia a mentire trasformando lentamente la sua esistenza in un incubo.