I migliori film di Jean-Christophe Brétigniere

Lo sapevano tutti nel Vajont che della montagna Toc (che vuol dire qualcosa di marcio, di friabile) non ci si poteva fidare. Tina Merlin lo scriveva continuamente nei suoi articoli sull’Unità. Ma quelli che avevano progettato la più alta diga del mondo non potevano e non volevano prestare ascolto a quei suoni e a quei segni sinistri che preannunciavano la catastrofe.Il film ricorda il Disastro del Vajont, che nel 1963 costò la vita a circa duemila persone. La vicenda, reale, viene raccontata intrecciandola con la storia d’amore di Olmo Montaner, che nel film è uno dei pochi sopravvissuti alla tragedia, ma che è, in realtà, un personaggio del tutto inventato.

Nel 2015 la guerra atomica ha devastato la Terra e i sopravvissuti si rifugiano sotto terra iniziando ufficialmente il “dopobomba”. Un secolo dopo alcuni di loro si ribellano al potere imperante e, tornati in superficie, danno inizia a una nuova comunità primitiva. I due gruppi si disprezzano. E arriviamo al “225 dopo la bomba”, quando comincia la storia. Una banda guidata da Kurt (Richard Raymond) arriva alle rovine abbandonate di uno strano edificio e lo esplora, trovandovi parecchi topi, ma anche cibo. Mentre festeggiano trovano un cadavere sul quale i topi pasteggiano. Video (Alex McBride) rimette in funzione le apparecchiature elettriche ed elettroniche, computer compresi. Interessati e soddisfatti, Kurt e i suoi si sistemano per la notte, ma i topi cominciano ad attaccare e a uccidere.

Due bambini, posseduti da una forza diabolica, vendicano i genitori uccidendo il giardiniere responsabile del loro assassinio.