I migliori film di mistero di Brion James

Minacciato da uno sceneggiatore, rampante produttore esecutivo (Robbins) di Hollywood lo uccide accidentalmente. Vivrà felice con la sua vedova (Scacchi). Titolo italiano deviante per uno dei più intelligenti, perfidi e divertenti film hollywoodiani degli anni '90. È un falso giallo e una vera commedia. Tratto da un romanzo (1988) di Michael Tolkin e da lui stesso sceneggiato, è una satira iconoclasta di Hollywood, e la sua celebrazione: il vecchio R. Altman vi condensa il suo impietoso ma sorridente giudizio sulla "fabbrica dei sogni", diretta da persone che, incapaci di sognare, hanno soltanto incubi di carriera. È anche un film sugli anni '80, anni sotto il segno dell'avidità di denaro e di successo, della stupidità arrogante o dell'incompetenza al potere, dell'edonismo più becero. Vi compaiono velocemente una settantina di attori più o meno famosi nella parte di sé stessi.

Figlio di un poliziotto ucciso, uno sbirro turbolento dà la caccia all'assassino di papà mentre un serial killer gli elimina man mano le sue ex fidanzate. Con un livello di simpatia nettamente inferiore alla sua media, B. Willis si barcamena in questo poliziesco di ordinaria violenza urbana.

Ad Austin, nel Texas, Dexter Cornell, giovane professore-scrittore mancato, dedito all'alcool, viene misteriosamente avvelenato. Aiutato da Sidney Fuller, sua allieva, Dexter cerca disperatamente di sopravvivere per individuare l'avvelenatore e il suo movente. Dopo aver scoperto che la moglie, dalla quale vive separato, si è invaghita di Nick, un suo studente, attraverso una serie di avventure, incappa in una torbida storia di passioni e gelosia, odio e vendetta, che alla fine gli dà la chiave dell'enigma.