I migliori film di Robin Williams su Netflix
Robin McLaurin Williams (21 luglio 1951 - 11 agosto 2014) era un attore americano e cabarettista. Ottenne popolarità con il suo ruolo di alieno Mork nella serie TV Mork & Mindy (1978-1982), Williams ha continuato a stabilire una carriera di successi sia in cabaret che nella recitazione. La sua carriera cinematografica include film acclamati come Il mondo secondo Garp (1982), Good Morning, Vietnam (1987), L'attimo fuggente (1989), Risvegli (1990), La leggenda del re pescatore (1991) e Will Hunting - Genio ribelle (1997), oltre a successi finanziari come Popeye (1980), Hook (1991), Aladdin (1992), Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre (1993), Jumanji (1995), Piume di struzzo (1996), Una notte al museo (2006) ) e Happy Feet (2006).
È anche apparso nel video Don't Worry, Be Happy di Bobby McFerrin. Nominato per tre volte l'Oscar come miglior attore, Williams ha ricevuto l'Oscar come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione in Will Hunting - Genio ribelle (1997). Ha anche ricevuto due Emmy Awards, quattro Golden Globe, due Screen Actors Guild Awards e cinque Grammy Awards.
L'11 agosto 2014, Williams è stato trovato privo di sensi nella sua residenza ed è stato dichiarato morto sulla scena. L'ufficio del coroner della Contea di Marin, in California, ha dichiarato di ritenere che la causa della morte sia l'asfissia.
Hook - Capitan Uncino
6,8/10
Peter Pan è cresciuto è sposato con la nipote di Wendy e ha dimenticato tutto del suo passato. Ma quando Capitan Uncino rapisce i suoi bambini e li porta sull'Isola che non c'è, Peter non ha altra scelta che seguirli e, grazie all'aiuto di Campanellino, cercare di riconquistare la propria memoria e i propri figli.
Risvegli
7,8/10
Tratto dal libro di Oliver Sacks che era una relazione medica sui "miracoli" indotti dalla droga L-Dopa, somministrata tra il 1969 e il 1973 nel Mount Carmel Hospital di New York a più di duecento malati, sopravvissuti a una grave epidemia di encefalite letargica che si era diffusa nel mondo tra il 1917 e il 1927, il film, sceneggiato da Steven Zaillan, sviluppa una delle venti storie, quella del risveglio di Leonard L. Mediocre in termini estetici e ruffiano verso lo spettatore, è una sagra degli stereotipi del cinema ospedaliero in salsa hollywoodiana che censura, inzucchera, banalizza e mistifica la materia del libro. Qualche momento di autentica malinconia e un imperdonabile finale sdolcinato.
Happy Feet 2
5,8/10
Mambo è cresciuto a pesci e tip tap, ha sposato Gloria e adesso è padre apprensivo di Erik, un cucciolo che sogna due ali per volare e una voce per cantare. Goffo e maldestro, Erik è diverso dagli altri pinguini, non canta, non balla e non sembra trovare il suo posto nel mondo. Fuggito da casa incontra Sven, un pinguino molto speciale, col becco grosso e due ali adatte al volo. Predicatore cialtrone di mistica e di fumo, Sven colpisce la fantasia di Erik e ne diventa figura di riferimento. Raggiunto da Mambo, Erik si lascia convincere a malincuore a tornare indietro. Il mondo intorno a loro intanto si sta trasformando, l'innalzamento delle temperature e lo scioglimento dei ghiacciai hanno compromesso la sicurezza dei pinguini imperiali. Sulla strada verso casa, Erik troverà la sua canzone e Mambo imparerà il mestiere del genitore, salvando creativamente Gloria e tutti i suoi compagni. Lo aiuteranno nell'impresa i colossali elefanti marini e i minuscoli krill.
Jumanji
7,1/10
Judy e Peter, rimasti orfani, prendono dimora con una giovane zia in una grande villa da tempo sfitta. Nella soffitta, s'imbattono in un gioco da tavolo dal nome esotico e cominciano una partita. Ma già al primo colpo di dadi è chiaro che Jumanji non è un gioco come gli altri. Rampicanti carnivori, zanzare giganti, zebre ed elefanti escono dal nulla e distruggono la casa e la città. Dalla giungla torna anche Alan (Robin Williams), un uomo che 26 anni prima, giocando con un'amichetta, era finito sulla casella sbagliata ed era scomparso, dato per morto. Come porre fine all'incubo? Solo terminando la partita.
Big Wedding
5,6/10
In The Wedding (precedentemente noto con il titolo Gently Down the Stream) De Niro interpreta Don Griffin, un padre di famiglia che decide, d'accordo con l'ex moglie Ellie (Diane Keaton), di fingere di stare ancora insieme per il bene del figlio adottivo (Ben Barnes), che si sta per sposare, dopo aver saputo che tra gli invitati al matrimonio ci sarà anche la madre biologica del ragazzo, una donna religiosissima e di vedute corte. Ma con un sacerdote come Robin Williams e una ex fidanzata come l'esplosiva Susan Sarandon la cerimonia rischierà di non andare come previsto.
