I migliori film di avventura di Jeroen Krabbé

James Bond è impegnato in un'esercitazione durante la quale però deve eliminare un agente che gli ha sparato sul serio. Dopo questo prologo viene inviato a Bratislava per organizzare la defezione di Georgi Koskov, un generale del Kgb. Qui sventa un attentato organizzato da una graziosa violoncellista-spia. Si reca quindi in Afghanistan dove scopre che dietro a tutto si cela proprio Koskov. 007, dopo le gloriose stagioni Connery e Moore, si è riciclato nei panni di Timothy Dalton: ne risente la mitologia del personaggio, ma non la spettacolarità del suo cinema.

Frank Martin, specialista in consegne rischiose, è chiamato ad una nuova, pericolosa missione: trasportare due grossi sacchi e una giovane ucraina, figlia di un ufficiale ucraino, da Marsiglia a Odessa. Nel tragitto verso la meta non mancano i criminali che vogliono mettere le mani sulla ragazza. Frank non sa che è vittima di una trappola.

Quasi per caso Robert Hode, nobile sassone del XII secolo, diventa un fuorilegge in lotta contro un normanno sfruttatore che gli ha usurpato il titolo e i beni. Prodotto britannico di medio costo, uscito sul mercato europeo prima del colosso made in USA dei 2 Kevin - Reynolds e Costner -, vale più delle accoglienze tiepide della critica per la sua accorta miscela di azione, sentimento, umorismo e una spolveratina di polemica sociale. Bergin è un protagonista convenzionale, ma la Marian di U. Thurman è originale nella sua modernità. Da citare almeno la sequenza della carnevalata del 1° aprile. L'edizione integrale è stata ridotta da 150 a 116 minuti. Negli USA uscì soltanto in TV e in vhs.