I migliori film di commedia di George Coe

Dopo che gli è stata diagnosticata una grave malattia del sangue che gli concederà soltanto un altro anno di vita, George Simmons, un comico di successo si prepara a morire... Durante uno dei suoi ultimi spettacoli, incontra Ira Wright, un comico in erba, decidendo di insegnarli le astuzie professionali; man mano che passano del tempo insieme però, George, si dimostrerà per Ira non solo un mentore, ma anche un amico fidato...

Appuntamento fra un manager e una bella ragazza. Timida e adorabile quando non beve, scatenata ninfomane se si ubriaca. La serata pazza pazza finisce per sconvolgere (ma in definitiva positivamente) la vita d'entrambi.

Giovane avvocato yuppie, fermato per guida in stato etilico, deve scontare sei mesi di volontariato, allenando una squadra di hockey su ghiaccio, composta da ragazzini di un quartiere popolare. Li guida alla vittoria contro la squadra in cui aveva giocato da ragazzino. Nel bene e specialmente nel male, è un film Disney prevedibile, edificante, teso a recuperare solidi valori, esaltare i buoni sentimenti. Seguito da D 2: The Mighty Ducks (1993). Nello stesso anno la Disney fondò una squadra di hockey con lo stesso nome.

Ad un matrimonio si incontrano Larry, nipote dello sposo, e Maria, figlia della sposa. Entrambi coniugati, scoprono che i rispettivi moglie e marito se la fanno tra loro. Larry e Maria "simpatizzano", ma si lasciano per non creare drammi all'interno delle loro unioni. Quando queste vanno a rotoli i due finalmente iniziano una nuova vita insieme. E come contorno, ci sono altre nozze.Rifacimento del francese Cousin Cousine, di Jean-Charles Tacchella (Oscar 1975), non migliora nè peggiora l'originale non particolarmente memorabile. Situazioni e personaggi molto "costruiti" per uno spettacolo niente più che discreto.

Durante una ronda notturna il poliziotto senza famiglia Makin (Fred Ward) viene buttato in mare con la sua vettura dal reclutatore Mac. Dato per morto, con una plastica facciale e un nome nuovo (una marca di pappagalli da ospedale), Remo Williams, viene addestrato da Chiun (Joel Grey), maestro di Sinanju, per fungere da undicesimo comandamento in una organizzazione capeggiata dal direttore Smith, che si preoccupa di stanare e punire i colpevoli di nefandezze protetti dallo stato. L'addestramento sarà duro ma Remo riesce, non senza ironia, a conquistare la fiducia del maestro (nonostante non sia coreano come lui), e ad apprendere abilità particolari quali schivare pallottole, camminare sul cemento fresco, non aver paura delle vertigini e non aver bisogno di armi.

Tre operai due bianchi e un nero di una fabbrica di automobili di Detroit scoprono che quel che c'è di storto nel loro lavoro non è solo colpa dei padroni ma anche di sindacalisti corrotti. E prendono provvedimenti: rapinano la cassa dell'organizzazione, trovando le prove della corruzione mafiosa.

Dopo aver manifestato i primi segni del morbo di Alzheimer, Emilio viene condotto in una casa di cura per anziani e da subito stringe amicizia con Miguel, da tempo lì ricoverato. Come tutti gli altri ospiti della struttura, anche Emilio ha l'incubo di finire al piano superiore dove, senza comfort e sostegno dei compagni, si respira l'aria dell'ospizio vero e proprio. Escogita così uno stravagante piano che gli regala nuova linfa e rompe la noia che imperversava nelle giornate dei suoi nuovi compagni d'avventura.