I migliori film di crime di Burt Reynolds

Minacciato da uno sceneggiatore, rampante produttore esecutivo (Robbins) di Hollywood lo uccide accidentalmente. Vivrà felice con la sua vedova (Scacchi). Titolo italiano deviante per uno dei più intelligenti, perfidi e divertenti film hollywoodiani degli anni '90. È un falso giallo e una vera commedia. Tratto da un romanzo (1988) di Michael Tolkin e da lui stesso sceneggiato, è una satira iconoclasta di Hollywood, e la sua celebrazione: il vecchio R. Altman vi condensa il suo impietoso ma sorridente giudizio sulla "fabbrica dei sogni", diretta da persone che, incapaci di sognare, hanno soltanto incubi di carriera. È anche un film sugli anni '80, anni sotto il segno dell'avidità di denaro e di successo, della stupidità arrogante o dell'incompetenza al potere, dell'edonismo più becero. Vi compaiono velocemente una settantina di attori più o meno famosi nella parte di sé stessi.

Erin Grant lotta contro il marito per tenere sua figlia e per mantenersi e pagare le spese legali fa la ballerina di striptease in un locale. Un giorno il senatore David Dilbeck, le propone uno strip privato per una somma che le permetterebbe di scappare, ma il prezzo è più caro delle sue aspettative...

Ex campione di football americano finito in carcere è costretto dal direttore del penitenziario ad allenare una squadra di detenuti da far giocare contro quella dei secondini, veri energumeni. Dovrebbe, naturalmente, perdere. Lo schema è quello di Quella sporca dozzina (1967). Nel 1° tempo la mescolanza di comico e drammatico non è sempre riuscita, ma la lunga sequenza della partita è cinema d'antologia. Parabola sociologica su una comunità di servi e padroni.

Kansas City, 1933. Il tenente Speer e l'investigatore privato Murphy sono usciti dalla stessa scuola di polizia: sono rimasti amici, ma le loro strade si sono nettamente divise. Quando Murphy si mette nei guai a causa dei ricatti del suo socio, Speer non tarda ad accorrere.

Tom Sharky, un poliziotto che fa parte della squadra antidroga, è impegnato in complesse e pericolose indagini. Un giorno, dopo pazienti pedinamenti, riesce a mettersi in contatto con il capo dei narcotrafficanti, ma l'errore di un collega lo costringe a sparare. Nella sparatoria rimane ferito un passante e Tom, per punizione, viene trasferito alla buoncostume.

L'ispettore Willis vuole acchiappare Jack Rhodes, celebre ladro di diamanti. L'idea di mettergli alle costole una bella cleptomane non risulta essere molto felice, visto che lei se ne innamora subito. Con l'aiuto della donna Rhodes prepara un furto in grande stile, ma proprio qui lo aspetta Willis. Siegel si cimenta a fine carriera con un giallo-rosa. Il risultato non è certo all'altezza dei suoi film migliori. Comunque, i dialoghi sono brillanti, l'insieme non privo di humour e il montaggio di tutto rispetto. La lavorazione fu travagliata dai contrasti tra Siegel e la produzione.

Siamo in Messico, primi anni Trenta. Gli avventurieri Claire, Walker e Kibby si mettono in società per contrabbandare negli Usa cinquecento casse di whisky a bordo del "Lucky Lady". L'impresa riesce e il terzetto decide di perseverare. Ben presto però si trovano a dare fastidio a un vero boss del contrabbando, che reagisce in modo brutale.

Vic sta uscendo dalla clinica psichiatrica dov'e' stato ricoverato per molto tempo. La disintossicazione e' finita. Durante la sua assenza, tutti indistintamente hanno commesso qualcosa che rischia di farli ammazzare dal capo quando tornera'. Tutti hanno tentato di portargli via qualcosa: l'atto piu' grave l' ha commesso Mickey, il suo Killer di fiducia. Lasciando Rita Everly, si e' messo con sua sorella, Grace Everly, la donna di Vic.