I migliori film di fantasy di Thomas Mitchell

Thomas Mitchell

Thomas Mitchell

11/07/1892- 17/12/1962
Presentiamo la nostra classifica dei i migliori Thomas Mitchell film. Ti piace il cinema? O stai cercando un film del tuo attore preferito da guardare stasera? Sicuramente hai qualcosa da vedere o che non sapevi ancora di Thomas Mitchell.

La vita è meravigliosa

La vita è meravigliosa
8,6/10
È la viglia di Natale e George Bailey è solo, su un ponte, con cattive intenzioni. Lui che ha rinunciato a tutto pur di mandare avanti l'attività del padre, morto prematuramente, ora si trova di fronte allo spettro del fallimento. Sarebbe stato meglio non esser mai nati, pensa lui. A quel punto scende giù dal cielo un angelo a mostrargli cosa sarebbe successo se lui non fosse mai nato.

Orizzonte perduto

Orizzonte perduto
7,6/10
Decollato da una città cinese durante la guerra cino-giapponese, un aereo con a bordo un console britannico e altri 4 occidentali è dirottato da un mongolo e atterra tra le montagne del Tibet. I passeggeri sono portati a Shangri La, città situata in una valle dalla terra fertile e dal clima mite dove regnano la pace e la longevità. Il Lama che ha più di due secoli e sta morendo vede nel console un suo possibile successore. Tratto da un romanzo (1933) di James Hilton, sceneggiato da Robert Riskin, questo film sull'utopia della fuga dalla Storia, vagamente onirico, fa macchia nell'itinerario di Capra, ma è in consonanza con le sue idee. Sempre in bilico sul ridicolo involontario, lo evita grazie a una confezione narrativa e spettacolare di grande efficienza. Dopo essere stato per anni distribuito in edizioni scorciate, negli anni '70 fu restituito alla sua originaria durata.

Alias Nick Beal

Alias Nick Beal
7,1/10
  • Genere: DrammaFantasy
  • Prima: 04/03/1949
  • Carattere: Joseph Foster

Il carnevale della vita

Il carnevale della vita
6,9/10
Il carnevale della vita racconta tre storie, non collegate ma con in comune un tema soprannaturale, scritte in origine da Ellis St. Joseph, Oscar Wilde e László Vadnay rispettivamente. A unire assieme i tre segmenti una conversazione sull'occulto tra due membri di un club, uno dei quali è interpretato dall'umorista Robert Benchley.

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