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Neo è in coma nell'infermeria della Hammer, ma la sua mente si trova intrappolata in una sorta di limbo situato tra il mondo reale e matrix. Il creatore del limbo virtuale è un nuovo personaggio, enigmatico e misterioso quanto la figura del fabbricante di chiavi, ma con un dentista decisamente peggiore. Toccherà ai compagni di Neo l'arduo compito di liberarlo, tornando nel castello del Merovingio, che muove i fili del gioco. Riuscirà Zion a resistere all'inesorabile avanzata delle macchine? Potrà l'eletto sconfiggere il suo nemico giurato, l'agente Smith?

Tratto dal libro di Oliver Sacks che era una relazione medica sui "miracoli" indotti dalla droga L-Dopa, somministrata tra il 1969 e il 1973 nel Mount Carmel Hospital di New York a più di duecento malati, sopravvissuti a una grave epidemia di encefalite letargica che si era diffusa nel mondo tra il 1917 e il 1927, il film, sceneggiato da Steven Zaillan, sviluppa una delle venti storie, quella del risveglio di Leonard L. Mediocre in termini estetici e ruffiano verso lo spettatore, è una sagra degli stereotipi del cinema ospedaliero in salsa hollywoodiana che censura, inzucchera, banalizza e mistifica la materia del libro. Qualche momento di autentica malinconia e un imperdonabile finale sdolcinato.

Texas 1963. Un evaso dal carcere comincia una lunga, impossibile fuga verso l'Alaska con un bambino preso in ostaggio. Gli dà la caccia un Texas Ranger anticonformista affiancato da una psicologa.

Due bande di ballerini _ i Beat Street Breakers e i Rokers _ si contendono il primato territoriale. In mezzo c'è un terzetto: due fratelli di colore e il bianco Ramon, artista dei graffiti. Break-dance, musica rap, graffiti murali, ovvero la cultura portoricana che s'innesta e cresce nel contesto urbano del South Bronx a New York. Il film, coprodotto da Harry Belafonte, conta per questo aspetto semidocumentaristico più che per la storia.

La brillante carriera di un operatore di borsa crolla quando è arrestato per aver investito con l'auto un giovane nero senza soccorrerlo. L'incidente è amplificato da un giornalista alcolizzato e strumentalizzato da un fanatico predicatore.

Michael Chapman un tempo era il celebre protagonista della sit-com intitolata "Life with Mickey". Ora che è invecchiato Michael non è più lui. Da quando non ha più quindici anni la sua vita è completamente cambiata. L'idea giusta per andare avanti gli viene il giorno in cui una ragazzina di dieci anni gli ruba il portafogli, si fa beccare e, per salvarsi, inscena un numero che neanche Meryl Streep... L'idea dell'ex bambino prodigio che apre un'agenzia per nuovi bambini prodigio non è male.