I migliori film di Orazio Stracuzzi su Amazon Prime Video

Orazio Stracuzzi

Orazio Stracuzzi

Presentiamo la nostra classifica dei i migliori Orazio Stracuzzi film. Ti piace il cinema? O stai cercando un film del tuo attore preferito da guardare stasera? Sicuramente hai qualcosa da vedere o che non sapevi ancora di Orazio Stracuzzi.

Il tassinaro

Il tassinaro
6/10
  • Genere: Commedia
  • Prima: 22/12/1983
  • Carattere: Donato
Pietro è un conducente di taxi che percorre di giorno e di notte le strade di Roma a bordo del suo "Zara 87". A fine servizio torna puntualmente nella sua casetta di Ostia Antica dove vive con il vecchio padre, la moglie, un figlio universitario (più interessato alle soap opera che alla laurea in ingegneria).

La classe operaia va in paradiso

La classe operaia va in paradiso
7,6/10
  • Genere: Dramma
  • Prima: 17/09/1971
La fabbrica italiana degli anni settanta. Si racconta il rapporto alienato degli operai con la macchina e i tempi di produzione. Il rapporto con il movimento studentesco, spesso troppo distante e 'astratto' dai reali problemi degli operai. Il film è stato girato nella fabbrica "Falconi", di Novara. Vincitore del Grand Prix per il miglior film al Festival di Cannes 1972.

In guerra per amore

In guerra per amore
6,9/10
Nel 1943, mentre il mondo è nel pieno della seconda guerra mondiale, Arturo vive la sua travagliata storia d'amore con Flora. I due si amano ma lei è la promessa sposa del figlio di un importante boss di New-York. Per poterla sposare, Arturo deve ottenere il sì del padre della sua amata che vive in un paesino siciliano. Arturo, che è un giovane squattrinato, ha un solo modo per raggiungere l'isola: arruolarsi nell'esercito americano che sta preparando lo sbarco in Sicilia.

La Poliziotta

La Poliziotta
6,4/10
  • Genere: Commedia
  • Prima: 15/11/1974
  • Carattere: sindaco di Ravedrate
Gianna, donna piacente e molto brava nella sua professione, sfruttata e annichilita a una posizione di inferiorità poiché vista dagli uomini come un oggetto. Ormai stanca di questa situazione decide di trasferirsi da Ravedrate a Milano, ma alla stazione del paese trova ispirazione per il suo riscatto: la possibilità di diventare vigile urbano. Si diploma con il massimo dei voti, fiera del suo incarico, ma man mano che prosegue nel suo lavoro scopre come tutto il mondo politico sia un intrico di menzogne, truffe, clientelismi e nepotismi tra privati, aziende e Stato. I suoi oppositori tentano in ogni modo di emarginarla, poi di ostracizzarla e infine di diffamarla. Il suo senso del dovere la porta comunque fino al Ministero dove riesce a portare le sue denunce, ma anche lì l'illegalità regna e queste vengono fatte sparire. La povera Gianna viene spedita in un posto vacante in una sperduta isola siciliana assieme al pretore che l'aveva spalleggiata.

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