I migliori film di romance di Felice Andreasi

Felice Andreasi

Felice Andreasi

08/01/1928- 25/12/2005
Presentiamo la nostra classifica dei i migliori Felice Andreasi film. Ti piace il cinema? O stai cercando un film del tuo attore preferito da guardare stasera? Sicuramente hai qualcosa da vedere o che non sapevi ancora di Felice Andreasi.

Pane e tulipani

Pane e tulipani
7,3/10
Durante una gita turistica in pullman, Rosalba, casalinga di Pescara, viene dimenticata in un autogrill. Un po' offesa, invece di aspettare che marito e figli vengano a riprenderla, decide di tornare da sola a casa. Si trova però su un auto diretta a Venezia, dove lei arriva per la prima volta e sente di voler rimanere. Mimmo, il marito, non sa come comportarsi, finché scopre che Costantino, un suo dipendente, è un appassionato di libri gialli e allora lo spedisce a Venezia con il compito di ritrovare la moglie. Rosalba intanto ha trovato lavoro nel negozio di fiori di Eliseo, un anziano anarchico, e vive a casa di Fernando, uno strano signore di origini islandesi che fa il cameriere-

Nessuno è perfetto

Nessuno è perfetto
5,7/10
Guerrino (Renato Pozzetto) si innamora di Chantal (Ornella Muti), una bellissima modella che fino ad alcuni anni prima era un uomo, un paracadutista dell'esercito tedesco che decise poi di cambiare sesso. Guerrino non ne è però al corrente e spera che dalla loro relazione possa un giorno nascere un bambino. Insospettito dai continui rifiuti di Chantal alle sue richieste di diventare padre, Guerrino inizia ad investigare sul passato e scopre la verità sul conto della fidanzata. Dopo un primo momento di sconcerto in cui la loro relazione rischia la rottura definitiva, i due decidono infine di stare insieme, a dispetto di tutti i loro amici che si prendevano gioco di loro. Il film si concluderà con una riconciliazione collettiva tra Guerrino, Chantal e gli amici.

Il partigiano Johnny

Il partigiano Johnny
6,3/10
Rientrato in divisa nella natia Alba (CN) dopo l'8 settembre l'universitario Johnny va nelle Langhe e si unisce prima a una banda di comunisti, poi a una formazione di monarchici. Disilluso da entrambi, si ritrova a passare da solo il duro inverno del '44, ma scopre la vera ragione d'essere partigiano, rimanendo sé stesso. Dal romanzo (1968) postumo e incompiuto di Beppe Fenoglio, sceneggiato con Antonio Leotti, G. Chiesa – studioso dello scrittore albese cui ha dedicato 2 documentari – ha tratto un film asciutto e severo che ne rispetta profondamente lo spirito, ma di cui è rimasto un po' prigioniero per eccesso di amore fedele.

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