I migliori film di commedia di Enzo Maggio

Film mitologico italiano anni '60. Il fumettone fa leva sull'antagonismo fra l'eroe buono, in questo caso il principe Dario, e il tiranno che si fa chiamare Ursus. Arriva però in città il vero Ursus con i suoi amici Capriolo e Manina. Appoggiati da Dario, dopo molte prodezze, i tre ristabiliscono la pace.

Franco e Ciccio, zelanti vigili urbani motociclisti, diventano gli involontari complici di una rapina. Credendo di scortare fino all'aeroporto la macchina di un ministro, finiscono per agevolare la fuga di un rapinatore. Destinati ai servizi più umili, combinano un pasticcio dietro l'altro. Un giorno, credono di scorgere nel giardino di una villa la macchina di cui si era servito il rapinatore per la sua fuga.

Tresette è alla ricerca della chiave di una cassetta di sicurezza dove sono depositati centomila dollari rubati. Seguendo le tracce, l'avventuriero arriva in un manicomio dove ne passa di tutti i colori.

Una maestrina ha una bella voce e se ne serve per allietare gli alunni. Un nobile dapprima tenta di boicottarla, poi, quando apprende che un parente è diventato molto ricco col commercio dei dischi, appronta un complesso per la ragazza e la fa esibire. Il successo è assicurato, ma lei preferisce l'amore.

Nella Napoli stremata dalla seconda guerra mondiale, Giuseppe Navarra si industria per aiutare i suoi concittadini con mille espedienti e a spese delle truppe alleate ben rifornite di viveri. Navarra diventa quasi una leggenda, conosciuto anche dai bambini come il re di Poggioreale, ma quando con la fine del conflitto la situazione si normalizza, viene completamente dimenticato.

"Se vincessi cento milioni!": questo è il sospiro di tanti, che tra il sabato e la domenica s'abbandonano a rosee speranze. Gli episodi del film ci presentano alcuni di questi aspiranti alla ricchezza. C'è il tifoso al quale la ricchezza permetterà di fare un bel viaggio alle Haway. All' indossatrice l'improvvisa ricchezza procura soltanto una dolorosa delusione: ella scopre infatti che l'uomo da lei amato è già sposato. Il proprietario di una fabbrica di birra, odiato dai suoi dipendenti, vincendo la grossa somma, è in grado di licenziare il personale, di chiudere la fabbrica e lasciare tutto... con un fragoroso saluto. Il povero pensionato non viene raggiunto dalla lieta notizia, perché, stanco di soffrire, si è tolto la vita. Al proprietario di una modesta trattoria la fortuna non fa girare la testa: i denari gli servono per dare maggior sviluppo alla sua azienda, facendo della propria famiglia e di quella della fidanzata del figliolo una famiglia sola.