I migliori film di dramma di Pino Quartullo
Presentiamo la nostra classifica dei i migliori Pino Quartullo film. Ti piace il cinema? O stai cercando un film del tuo attore preferito da guardare stasera? Sicuramente hai qualcosa da vedere o che non sapevi ancora di Pino Quartullo.
Scusa ma ti voglio sposare
5,4/10
Seguito di "Scusa ma ti chiamo amore". Ritroviamo Alex e Niki tre anni dopo che si sono giurati amore eterno al faro: adesso lui ha capito che Niki è la donna della sua vita, nonostante la differenza d'età, e le chiede di sposarlo. Sulle prime, Niki è felice, ma poi con l'avvicinarsi della data fatidica non riesce a tenere a bada la paura sempre più crescente e decide di mandare a monte tutto. Ma per loro non sarà finita, perchè ci saranno nuovi colpi di scena in arrivo.
Che ne sarà di noi
5,8/10
Matteo (Silvio Muccino), Paolo (Giuseppe Sanfelice) e Manuel (Elio Germano) sono tre diciannovenni che hanno appena terminato il liceo, e ognuno è in preda ai suoi problemi: Matteo ha una burrascosa relazione con Carmen (Violante Placido), una ragazza più grande di lui e di cui è perdutamente innamorato ma considerato uno sfizio. Paolo, è un ragazzo timido e ben educato che però ha il futuro già deciso dai propri genitori. Manuel è il classico ribelle, stufo della madre vedova; non vuole lavorare nel negozio di animali del padre defunto e non nasconde la sua perenne rabbia ed insoddisfazione interiore. Matteo, sapendo che Carmen andrà in vacanza a Santorini, isola della Grecia, convince i suoi due amici ad andare anche loro lì, ingannandoli. Lungo il tragitto in traghetto, i tre incontrano due ragazze particolarmente attraenti: Bea (Valeria Solarino) e Monica (Myriam Catania), che li accompagneranno sull'isola.
La Ciociara
6,9/10
La ciociara remake del 1988 diretta da Dino Risi e basata sull'omonimo romanzo scritto da Alberto Moravia nel 1957. Sophia Loren torna a vestire i panni della ciociara Cesira a distanza di ventisette anni dal film diretto da Vittorio De Sica nel 1960 che le valse il premio Oscar come migliore attrice protagonista.
Secondo Ponzio Pilato
6,4/10
Crocifisso Gesù, Ponzio Pilato decide che la condanna di quell'innocente deve ricadere su chi l'ha decretata. Chiede a Tiberio imperatore di essere decapitato. Guidato dal vecchio complice, N. Manfredi fa un Pilato ciociaro, scettico e pigro, in un film serio, interessante e persino coraggioso. La parte storica è ineccepibile, il resto meno.
Territori d'ombra
6/10
A Tolmezzo, un paese sui monti della Carnia, tre personaggi accomunati da un passato doloroso, Luca, Margherita e Franz, s'imbattono in un'organizzazione criminale dedita al traffico di bambini e allo sfruttamento della prostituzione. Luca, seviziato nell'infanzia dal padre, decide di collaborare con Margherita, Sostituto Procuratore della Repubblica, per scoprire cosa si cela dietro a un sito Internet per pedofili.
Vite a perdere
8,3/10
La drammatica vita di cinque giovani nati e cresciuti in una delle più povere borgate romane che vivono malamente, rubacchiando e tirando avanti alla meglio. La loro è un'escalation nella violenza, parallela a quella nella malavita. Poco a poco decidono di fare il salto di qualità: dai piccoli furti alle grandi rapine. Entrano nel grosso giro della mala e cominciano a frequentare il mondo degli ippodromi e delle scommesse clandestine. Giungono infine ad essere ricchi e temuti, ma il prezzo che dovranno pagare per le loro scelte sbagliate sarà molto alto.
Piccoli equivoci
7/10
Un set unico: un appartamento romano con un giardinetto, sei personaggi in scena, ma non mai tutti insieme, quattro uomini e due donne, attori di teatro. Il tema evidente è la gelosia, quello latente la nevrosi sullo sfondo del malessere sentimentale e professionale di una generazione.
